A mezzanotte scadrà la mia ordinanza che vieta di fare attività motoria a Pescate partendo da casa con l’automobile, e che obbliga ad utilizzare la mascherina sulla ciclopedonale a lago in ogni caso.
Con le norme che entreranno in vigore domani le attività motorie sono di fatto liberalizzate per cui anche a Pescate non ci saranno vincoli.
L’obbligo della mascherina sulla ciclopedonale a lago invece continuerò a mantenerla perché caro corridore, se vuoi correre a Pescate senza mascherina te ne vai sui sentieri del monte Barro o sulla strada provinciale, e non su una pista a lago larga due metri e mezzo, alitando in faccia alle persone che ti passano a fianco.
Stamattina ho fatto un giro in bicicletta ed ho notato che sono sempre meno le persone che girano senza mascherina, anche per la costante presenza della polizia locale sulla ciclopedonale nei fine settimana.
E qualcuna di queste persone la polizia locale l’ha fermata, sanzionata e fatta uscire dal percorso a lago.
Ma sono a conoscenza anche di cittadini di Pescate che hanno redarguito persone che circolavano senza mascherina inducendo loro a mettersela.
E questi sono comportamenti virtuosi a mio avviso, perchè anche il cittadino, tutelando la propria salute deve farsi parte attiva nel controllare che le persone camminino o vadano in bicicletta con la mascherina, facendo notare al trasgressore che vige un preciso obbligo, soprattutto qui a Pescate.
Perché tengo a ricordare che chi va in giro senza mascherina se è sintomatico o anche asintomatico al virus, potrebbe contagiare tutti quelli che incontra, anche se gli altri han tutti la mascherina.
Ricordo infatti che le mascherine chirurgiche classiche catturano il 95 per cento dei microorganismi emessi da chi le indossa, cioè quelli in uscita, ma proteggono solo al 20 per cento dei microorganismi in entrata.
E quindi indossare la mascherina è un preciso atto di responsabilità nei confronti del prossimo.
Mentre sto scrivendo non sono ancora usciti in forma ufficiale il nuovo DPCM di Conte e nemmeno la nuova ordinanza regionale, ma comunque sia a Pescate le aree gioco dei bambini continueranno a rimanere chiuse.
Piacerebbe anche a me poterle riaprire perché sono delle aree gioco molto belle, ben tenute, con giochi recenti, e i bambini hanno anche necessità dopo tanto tempo di poter giocare all’aria aperta.
Ma quelle a lago da sempre frequentatissime anche da bambini fuori paese, sarebbero prese d’assalto con assembramenti a non finire.
Certo potrei limitarne l’uso ai residenti, ma i bambini son bambini e noi non abbiamo mai fatto distinzioni tra bambini residenti e non residenti, basta guardare le nostre scuole a cui sono iscritti bambini provenienti da tutto il territorio.
Per ora quindi le aree gioco dei bambini rimarranno chiuse e senza nemmeno far tagliare l’erba proprio per manifestare lo stato di chiusura, mentre il solo parchetto Francesco la prossima settimana sarà oggetto di manutenzione perché posto a ridosso delle abitazioni.
Poi piano piano riapriremo tutto, da giugno le nostre aree giochi saranno tutte aperte, con i giochi revisionati, puliti, sanificati, con protocolli chiari, segnaletica mirata e la vigilanza attivata, ma non dobbiamo avere fretta.
Perché si rischierebbe di far innalzare la nostra curva pandemica che da giorni è ferma.
Ma il Covid-19 è ancora li, in agguato che aspetta ogni nostro errore e dobbiamo rimanere cauti.
A stasera.
AGGIORNAMENTO
Nessun nuovo caso di contagio nella consueta comunicazione serale da parte della Prefettura delle ore 20.16.
Rimangono quindi 10 (dieci) i casi di Covid-19 a Pescate dall'inizio della pandemia.
Di cui 6 (sei) guariti e 2 (due) deceduti.
A domani.
Comune di Pescate IBAN : IT79A0569665590000063700X20
Causale: Buoni Spesa Emergenza Sanitaria.
(Importo deducibile ai sensi art 66 D.L. 17 marzo 2020).