Sono profondamente amareggiato per come buona parte degli utenti della ciclopista a lago, specialmente quelli che provengono da fuori paese, si stanno comportando.
La cittadinanza continua a segnalarmi decine di persone e ciclisti in giro senza mascherina, nonostante l'obbligo imposto dalla mia ordinanza, gente anche adulta che gioca al pallone, padri di famiglia compresi, assembramenti sulle panchine e sulle staccionate.
Oppure chi la mascherina ce l'ha sul mento o sulla fronte e la posiziona solo quando vede in lontananza la pattuglia della polizia locale o della Protezione civile.
O anche bagnanti già ai primi di maggio distesi al parco La Punta a prendere il sole.
Così senza la consapevolezza del pericolo, il virus non lo debelliamo più.
Ricordo che tutti gli spostamenti devono ancora essere motivati e autocertificati, e che non si possono ancora praticare attività ludiche o ricreative, almeno fino al 18 maggio.
Non possiamo affidare il rispetto delle regole sempre alle Forze dell'ordine o alla Polizia locale, non possono essere sempre presenti e rincorrere ogni runner o bicicletta che passa senza mascherina.
Quando c'e' in ballo la salute e la vita delle persone, non generica, ma la nostra e dei nostri figli e dei nostri affetti, ognuno di noi deve fare la propria parte, nessuno escluso.
Corriamo il rischio davvero che sulle sponde del lago, con l'approssimarsi della stagione estiva sto maledetto trovi facile pane per i suoi denti.
Questo weekend sarà decisivo.
Se la polizia locale - con a supporto la Protezione civile - che pattuglierà le sponde del lago per tutta la durata del servizio, con ordine tolleranza zero su assembramenti e mascherine, mi confermerà i comportamenti irrispettosi delle regole, sono pronto a chiudere tutti i parchi a lago già da lunedì prossimo, come già fatto con le aree gioco bimbi e i bagni chimici.
Quindi se se non si acquisirà consapevolezza che siamo ancora in emergenza pandemica, non solo non si potrà fare attività motoria o fisica a Pescate partendo da casa con l'automobile, ma non la si potrà fare comunque.
Stamattina il quotidiano del territorio "La Provincia di Lecco" titola in prima pagina:
COVID: SONO 800 I MORTI LECCHESI.
Non sono abbastanza?
A stasera.
Comune di Pescate IBAN : IT79A0569665590000063700X20
Causale: Buoni Spesa Emergenza Sanitaria.
(Importo deducibile ai sensi art 66 D.L. 17 marzo 2020).
AGGIORNAMENTO
I numeri dei contagi notificati stasera dalla Prefettura non hanno subito varianzioni.
Dall'inizio dell'emergenza sanitaria rimangono 10 (dieci) i casi di Covid-19 a Pescate.
Si è aggiunta oggi una persona dimessa dall'ospedale.
Salgono quindi a 6 (sei) i pescatesi guariti.
E (2) due i deceduti.
A domani.