Venerdì scorso, insieme al vicesindaco Miriam Lombardi mi sono recato a Roma alla sede centrale di Anas per conferire con l’amministratore delegato e direttore generale ing. Massimo Simonini.
Era la prima volta che andavo a Roma per il comune di Pescate, ma l’importanza del tema era tale che dovevo trattare direttamente col capo di Anas, cosa che per il sindaco di un piccolo comune non è per niente facile.
Il tema dell’incontro è stato il nuovo ponte sull’Adda Pescate-Lecco Bione.
L’amministratore delegato e il suo staff ci hanno informato che l’opera è stata inserita dall’Anas tra quelle da realizzare in vista delle Olimpiadi invernali del 2026 ed era la cosa che ci interessava di più perché questo vuol dire che la data di fine lavori non potrà essere oltre le’evento sportivo, salvo imprevisti e ritardi di cui purtroppo è piena la casistica delle opere pubbliche.
E’ stato un incontro molto costruttivo durato oltre un’ora in cui sono stati sviluppati tutti gli aspetti anche costruttivi del nuovo ponte che avrà due corsie di mt 3.75 in direzione Pescate-Lecco più una pista ciclopedonale della larghezza di 3 metri. Dal lato strutturale sono emersi dettagli sui materiali utilizzati, in sede di verifica nel progetto esecutivo, per cui presumibilmente sarà tutto in acciaio e ad una sola campata con degli stralli per sostenerlo.
Il nuovo ponte, pur progettato per un traffico locale, a differenza della prima proposta progettuale, sarà comunque in prima classe e cioè in grado di sopportare anche il traffico pesante di tir e autoarticolati.
Tutte queste modifiche funzionali e dimensionali faranno lievitare i costi che, dagli 8 milioni iniziali della prima versione (ad una sola corsia e senza pista ciclabile) potrebbero triplicare.
L’ing. Simonini mi ha dato tutti i riferimenti dei soggetti che seguiranno l’evolversi del progetto in modo che si possa interloquire per migliorare lo stesso, in base alle esigenze.
E’ stata un’esperienza molto interessante ed un incontro molto proficuo perché ho assunto informazioni che non credo a Milano mi avrebbero dato, senza il consenso appunto dell’ing. Simonini.
Visto che è stato un viaggio istituzionale e quindi a carico della Collettività, elenco anche i costi sostenuti: Andando e tornando da Roma in un solo giorno abbiamo contenuto le spese ai soli costi dei treni: Quello da Lecco a Milano e il Frecciarossa da Milano a Roma e ritorno, per una spesa procapite di 118,60 euro e quindi complessiva di 237,20 euro che credo siano stati soldi spesi bene.
Come credo di meritare, anche i soldi che i pescatesi mi versano sul conto corrente ogni giorno 27 del mese per fare il loro sindaco: 526,12 (cinquecentoventisei,12) euro.
Alla prossima.