12-13 giugno 2017

Data di pubblicazione:
13 Luglio 2020
Dopo la regolamentazione  dei sacchi dei rifiuti evidenziata in questa rubrica la scorsa settimana, esiste un’altra norma contenuta nel Regolamento di Polizia locale (RLPU) che a volte viene ignorata e che puntualmente provoca una lettera di richiamo al cittadino inadempiente
Riguarda l’art 23 del RLPU “manutenzione ed ornamento degli edifici” e in modo particolare il terzo comma che recita:
" I proprietari (dei beni immobili) sono inoltre responsabili della conservazione e pulizia delle targhe dei numeri civici ed hanno l’obbligo di provvedere ad estirpare le erbacce lungo il fronte delle proprie case, lungo i relativi muri di cinta, fino alla linea esterna del marciapiede o per lo spazio di almeno un metro dal filo del muro dove non esistono i marciapiedi stessi."
Capita invece di osservare erbacce ai lati delle case in piena proprietà privata aggettante sulle strade pubbliche, o anche aiuole verdi confinanti con spazi pubblici, che vengono lasciate senza che nessuno li regoli e questo cozza contro la realtà del paese pressoché priva di erbacce, regolarmente estirpate dagli stradini comunali.
Oppure  erbe infestanti provenienti dai giardini privati che, dopo essersi attaccate sulle recinzioni e averle scavalcate invadono bellamente  i marciapiedi comunali.
Per non parlare delle siepi o piante che sono assoggettate al altro articolo del RLPU, il 71 che recita:
“I conduttori di stabili od aree prospicienti la pubblica via, hanno l’obbligo di tenere regolate le siepi “vive” in modo da non restringere e danneggiare le strade e di tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il ciglio stradale, impedendo la libera visuale, o che possono creare pericolo per le persone e per le cose o di intralcio alla circolazione dei veicoli. Detti proprietari hanno anche l’obbligo di pulire i pubblici marciapiedi dalle foglie cadute dalle piante, specialmente qualora esse andassero ad intasare la pubblica tombinatura.”
A questo punto, in caso di inerzia interviene il sindaco con una lettera di richiamo al proprietario che quasi sempre interviene e regola la situazione.
Solo due volte in sei anni questo non è successo ed è scattata la sanzione.
Senza farsi arrivare la lettera di richiamo dal Comune, è opportuno che tutti i proprietari di immobili che aggettano su spazi pubblici, specialmente adesso con la bella stagione,  curino le loro piante e la vegetazione dei loro  giardini, spontanea o meno, visto che le sanzioni in caso di inottemperanza  partono da un minimo di 50 euro.
A domani.
 
 

Ultimo aggiornamento

Martedi 06 Agosto 2024