Scrivevo solo il 12 maggio scorso nel mio Editoriale, del fatto che anche la località La Punta era stata inserita tra quelle lacustri monitorate dall’ATS per la balneazione, e che il primo responso della balneabilità era risultato negativo, e invece adesso i campionamenti del 15 maggio scorso hanno invece accertato la piena balneabilità, inserendo anche le acque del parco La Punta come quelle idonee per fare il bagno.
Un risultato che non mi aspettavo così presto, anzi, avevo scritto che se ne parlava il prossimo anno eventualmente di fare il bagno nella zona, e invece una serie di combinazioni favorevoli ci hanno reso la balneabilità di quelle acque dopo circa quarant’anni.
L’ATS esegue prelievi in tutte le zone del lago che sono inserite nel programma di campionamento acque una volta ogni quindici/venti giorni circa, per cui è facile che nei prossimi campionamenti i parametri siano di nuovo fuori limite.
Ma è indubbio che il risultato ha una grandissima importanza perché testimonia il fatto che piano piano il lago sta tornando pulito, che i sistemi di depurazione funzionano e che le attività di controllo stanno iniziando a dare i loro frutti.
Ci vorranno anni per stabilizzare il risultato e far diventare le acque antistanti quel parco frequentate dai bagnanti, ma intanto La Punta è stata inserita tra le acque da campionare, e da tener sotto controllo, e nel lago di Garlate solo Rivabella e La Punta sono gli i luoghi in cui oggi si può fare il bagno senza rischiare problemi sanitari o multe salate.
A breve verranno eseguiti lavori di ripristino di un vecchio passaggio a lago nella località, al fine di collegare subito la spiaggia al parco La Punta, nell’attesa di progettare un lido vero e proprio che possa qualificare turisticamente Pescate.
E’ un percorso ancora lungo, ma la cosa importante è che ci stiamo riprendendo il lago.
A domani.