10 marzo 2017 - EDITORIALE

Data di pubblicazione:
13 Luglio 2020
E’ il secondo editoriale di fila che dedico alla vicenda della nostra scuola media, e già questo vuol dire tanto per me.
Due anni fa di questi tempi ero alle prese con il problema inverso: Poche iscrizioni alla prima classe ma non avevo scomodato il consiglio comunale, sapevo di potercela fare, la legge era dalla nostra parte, anche se è comunque stata dura farla comprendere.
Due anni fa il cambiamento di struttura della scuola, da sei giorni di frequenza a cinque, con la mensa, lo scuolabus  e le attività integrative nel pomeriggio, aveva bisogno di essere assimilato come tutti i cambiamenti.
Adesso invece con la scuola quasi a regime – solo l’attuale terza classe è ancora strutturata sul vecchio ordinamento – la formazione delle classi assicurata,  ci sono state tante iscrizioni quest’anno e da qui la necessità di istituire due classi, ma nel caso la  legge qui non è così chiara, per cui è necessario produrre  la massima mobilitazione.
Fare un consiglio comunale fuori dalla sede istituzionale non è facile; Abbiamo dovuto fare dei passaggi burocratici impegnativi.
Sono cose che si fanno per le questioni importanti, l’abbiamo fatto solo due volte prima: Per la sicurezza stradale dei cittadini,  nel parcheggio del Parco La Punta, e poi per conferire la cittadinanza onoraria a Don Angelo Ronchi ex parroco di Pescate, davanti alle opere parrocchiali.
Sono consigli comunali belli perché si va in mezzo alla gente, si va dove ci sono i problemi.
Per la sicurezza e per la scuola, che sono le due cose prioritarie su cui noi amministratori comunali abbiamo puntato, e stiamo puntando di più.
Le due cose per cui non siamo disposti a mollare neanche di un centimetro.
Poi su tutto il resto possiamo anche mediare, ma sulla sicurezza delle persone e sul futuro dei nostri bambini non se ne parla.
Anche i miei consiglieri comunali sono molto determinati su questi argomenti e la cosa mi piace molto, perché un sindaco, pure a volte dirompente e testardo, per riuscire ha bisogno di loro che rappresentano  il  paese.
La mozione che domani sarà votata dal consiglio comunale l’ha preparata il nostro capogruppo Roberto Redaelli, che ha raccolto la sintesi che volevo, la preoccupazione di otto famiglie escluse dalla scuola, la volontà dell’amministrazione comunale di poter incidere sui servizi che lo Stato offre ai cittadini.
Qualcuno potrebbe dire che è una battaglia inutile questa, perché tanto la scuola è salva, anzi blindata, che il trend sarà positivo per almeno altri nove anni e che una scuola piccola non può avere due sezioni per ogni classe, non serve ad un paese di 2200 abitanti.
Ma il problema è un altro: E cioè se noi  lasciamo che ci “portino via” dalla scuola i bambini che non sono residenti a Pescate, il prossimo anno i genitori residenti altrove non li iscriveranno più qui, temendo di fare la stessa fine per eccesso di iscrizioni, e questa scuola senza la loro presenza non può reggere.
Se in futuro ci renderemo  conto che con simili servizi scolastici, tutti gli anni avremo un surplus troppo grande di bambini, allora agiremo di conseguenza, ma lo diremo prima noi alle famiglie.
Invece a dicembre riunendo i genitori interessati ho chiesto loro di avere fiducia nelle scuole di Pescate iscrivendo qui i loro figli.
La fiducia l’hanno avuta e noi non possiamo lasciare adesso che ne paghino le conseguenze.
Sappiamo che non basterà approvare una mozione in consiglio comunale per avere due classi di prima media, ma quello sarà il primo atto ufficiale a cui ne seguiranno altri, sempre più forti e determinati.
Sarà un bel consiglio comunale quello di domani, alle ore 10 nel piazzale  interno della scuola, di cui non chiedo la mobilitazione dei cittadini, non l’ho mai chiesta, perché siamo noi che li rappresentiamo.
Non chiedo neanche la mobilitazione delle famiglie escluse perché  la loro apprensione, la loro sofferenza, il loro dispiacere e magari anche la loro rabbia, li incanaliamo noi e fanno già parte della nostra azione.
Sarà un bel consiglio comunale, forse il più bello di tutti, perché a cuore aperto, organizzato e dedicato  non solo a quegli otto bambini esclusi, ma anche a tutti i nostri figli.
A quella che è la nostra scuola, non una scuola qualsiasi.
Ho fatto bene a ricordarlo a tutti affiggendo quel grande pannello al muro esterno della scuola, me lo sentivo che avrebbe avuto ancora bisogno di noi.
Sarà un bel consiglio comunale domani.
Buon fine settimana.
 
 

Ultimo aggiornamento

Martedi 06 Agosto 2024