Chi si aspettava che con la terza corsia sul ponte Kennedy e cioè due corsie di entrata ed una di uscita il sindaco di Pescate fosse stato accontentato si sbagliava di grosso.
Non nego che la nuova viabilità sul ponte Kennedy, riservando una corsia libera in entrata alla città a chi proviene da Pescate qualche risultato da noi lo abbia prodotto, ma è indubbio che per risolvere le code di Pescate serva ben altro.
L’Anas devo dire ha recepito bene la problematica e il progetto per la terzia corsia Pescate-Bione sul ponte Manzoni prosegue il suo iter.
I lavori di ieri e di oggi su una corsia del nostro ponte Manzoni hanno letteralmente paralizzato il traffico della città di Lecco e lunghe code si sono formate anche a Pescate, a dimostrazione che quando uno dei due ponti in entrata da Lecco è in sofferenza per lavori o per incidente stradale, si forma il caos sulle nostre strade.
Caos che proseguirà fino a venerdì giorno di ultimazione dei lavori di sistemazione di un giunto sul ponte.
Chiudere il Ponte Vecchio in entrata è stata una scelta scellerata, lo dissi a suo tempo e lo ribadisco ora dopo tre anni dalla chiusura.
Qui non siamo in pianura padana dove si possono fare strade dove si vuole che la conformazione orografica lo consente.
Qui di mezzo c’e’ il lago che per superarlo non basta una stradetta qualunque, come di contro chiudere un ponte seppur parzialmente non è chiudere una stradetta qualunque, ma è rompere un delicato equilibrio viabilistico basato - che era basato- su tre dorsali di attraversamento.
Chiuso per fare cosa poi? Sicuramente non per metterlo in sicurezza visto che fior di professori del Politecnico di Milano hanno ribadito che quel ponte nonostante i secoli gode di ottima salute.
Chiuso non certo per recuperarlo storicamente che anzi lo hanno reso peggio di prima, con parapetti che sembrano gabbie di coniglio arrugginite e nulla c’entrano con la conformazione originaria.
Chiuso a mio avviso per far passare qualche decina di biciclette in estate e qualche paio in inverno, in nome di quella mobilità dolce che va bene a Ferrara o Reggio Emilia, non certo in una città prealpina, dove solo un ingenuo può pensare che la gente vada al lavoro in biciletta.
Questa passione per le biciclette ha contagiato anche il territorio dove - ad eccezione di Pescate - sono state posizionate a costi che gridano vendetta, le cosidette stazioni del bike sharing che fra un paio d'anni saranno un cumulo di ferraglia arrugginita, tanto paga Pantalone.
Quello che so è che sarà mio compito sollecitare l’Anas per la definizione del progetto definitivo ed esecutivo dell’ampliamento del nostro ponte Manzoni, da li passa il miglioramento della nostra qualità della vita in termini viabilistici, altro che aspettare le scelte di Lecco o far viaggiar la gente in bicicletta.
A domani.