Nei giorni scorsi ho ricevuto le password per entrare nell’anagrafe canina dell’ATS Brianza, dove sono elencati tutti gli animali di affezione - non solo cani e gatti - e i loro rispettivi proprietari.
Per quanto riguarda il nostro comune di proprietari di cani ce ne sono ben 389, praticamente in una famiglia su due di Pescate c’e’ un cane.
E questo dato balza all’occhio e fa capire perché sia necessario produrre attenzione sulla corretta gestione di questi animali.
Per ogni proprietario sono elencati la razza del cane, il nome, la data di nascita, il mantello, Il microchip, sostanzialmente tutto.
Un database molto versatile che permette di incrociare i dati, verificare ad esempio quanti cani razza pastore tedesco ci sono, quanti rottweiler, quanti lupo cecoslovacco (nessuno), quanti pitbull, labrador, carlini, bastardini ecc.
Oppure di verificare quanti e quali cani ci sono in una via o in una zona determinata.
Il problema è quello che hanno tutti i comuni, ma che recentemente nel nostro ha assunto connotati pesanti e cioè l’abbandono delle deiezioni canine, non solo sulla pista ciclopedonale o nei parchi a lago ma sostanzialmente in tutto il paese, da via Roma a via S. Francesco, da via XXV aprile a via Giovanni XXIII a via Promessi Sposi.
E con l’accesso all’anagrafe canina si possono infittire le maglie su chi va a sporcare in quella determinata via.
Siccome le segnalazioni che mi giungono non sono più sporadiche ma giornaliere, con cani che vanno ad espletare i bisogni addirittura fin sulle soglie delle abitazioni, e considerando che non è più solo un problema di decoro ma che potrebbe profilarsi anche come problema sanitario, adesso è venuto il tempo di porre un freno.
E' ovvioche ci sono cose più importanti a cui pensare delle cacche dei cani, ma io credo che un sindaco debba comunque intervenire anche sulle questioni giudicate minori, quando assumono valenza significativa per contribuire a tenere alta la qualità della vita dei cittadini di Pescate.
Il freno ha già iniziato a funzionare da quando ho annunciato l’intenzione di effettuare la verifica del DNA canino sulle deiezioni rinvenute, perché credo che a nessuno faccia piacere sapere che il DNA del proprio cane anonimo per ora, sia stato codificato e pronto per essere raffrontato.
Alcuni sindaci del territorio mi hanno telefonato chiedendo informazioni per voler adottare lo stesso metodo.
Dopo il primo fondamentale passo che è stato quello appunto in qualità di sindaco di aver accesso all’anagrafe di tutti i cani, il passo seguente sarà quello di approvare una convenzione con una clinica veterinaria per identificare il DNA delle deiezioni rinvenute, a un prezzo che, da quanto ho saputo oscilla tra le 20 e le 25 euro ad esame.
DNA che porterà all’identificazione della razza canina e di altri dati genetici utilissimi al fine di identificare il cane e soprattutto il relativo proprietario.
Con la formazione di una banca dati di cani di proprietari sporcaccioni in base al DNA, che porterà all’identificazione della razza canina e di altri dati genetici, si arriverà ad un ultimo step in cui le maglie si infittiranno sui trasgressori permettendo finalmente l’elevazione di sanzioni.
Il tutto sarà preceduto da una comunicazione ai proprietari di animali chiedendo collaborazione nel frangente e dalla posa di segnaletica di avvertimento relativa.
E per i cani provenienti da fuori paese?
Quelli per lo più sono i frequentatori della pista ciclopedonale a lago e presto scatterà una specifica ordinanza per dar modo alla polizia locale di sanzionare, molto più facilmente di adesso, chi non rispetta le regole.
Riusciremo a eliminare la problematica?
No, ma sicuramente ci andremo vicino.
La comunicazione ATS Brianza di ieri determina in 6 (sei) il numero di cittadini di Pescate positivi al Covid-19.
Agli innamorati auguri di buon S.Valentino.