29 (ventinove) i contagi che l’ATS Brianza certifica a Pescate, nella consueta comunicazione al sindaco.
Stanno salendo ancora i casi quindi, con intere famiglie costrette in casa in quarantena con bimbi piccoli pure contagiati al seguito tanto che, se le scuole fossero aperte, probabilmente avremmo dovuto chiudere anche le elementari, finora mai toccate dal Covid-19.
Il fatto poi di aver bloccato da ieri le vaccinazioni ai professori e a tutto il personale scolastico non promette nulla di buono sulla ripresa delle attività scolastiche in presenza.
Solo gli anziani over 80 vengono in questo momento vaccinati, parecchi nei giorni scorsi mi han riferito di aver fatto il vaccino, anche se oggi ho chiesto ad ATS Brianza l’elenco ufficiale di tutti quelli che si sono iscritti al portale regionale perché ho la convinzione che non tutti gli anziani desiderosi di fare il vaccino abbiano potuto prenotarsi.
E comunque tra i prenotati ci potrebbero anche essere persone che non sono in grado di recarsi ai centri vaccinali in maniera autonoma, o che magari non hanno una rete famigliare in grado di provvedere alla necessità, per cui nel caso voglio che il Comune attivi tutti i servizi di cui dispone.
E per farlo ho quindi la necessità di conoscere questi dati, che finora sono stati inspiegabilmente negati agli altri miei colleghi che ne han fatto richiesta.
Non è un discorso di privacy perché quando riguarda la salute dei cittadini un sindaco che è anche autorità sanitaria locale, deve esser messo nella condizione di intervenire.
E comunque anche se fosse motivo di privacy, allora dovrebbero essere omessi al sindaco anche gli elenchi dei contagi, che invece mi arrivano puntualmente tutti i giorni, con tutti i dati di cui ATS dispone, proprio perché io possa valutare le situazioni.
Ho già riferito di avere chiesto ad ATS di poter utilizzare gli ambulatori comunali per poter vaccinare tutti i cittadini di Pescate quando sarà il momento, consegne vaccinali permettendo, contando sui nostri medici e sull’assessore dott. Nardo che da tempo si sono messi a disposizione.
Il fatto di avere l’ospedale di Lecco a solo un paio di chilometri, primo hub vaccinale della provincia, non aiuta la richiesta ma ci proviamo.
Alla prossima.