Riapro la rubrica in questi primi giorni del mese di agosto.
In questo lasso di tempo in cui non ho aggiornato il mio spazio non ci sono stati nuovi casi di contagio e quindi Pescate è sempre un paese Covid free.
Abbiamo solo un ragazzo in quarantena fino a dopodomani, ma solo perché rientrato dall’estero.
Questa sarà l’ultima settimana di lavoro per un dipendente comunale con noi da vent’anni, il signor Cateno Cannavò, il nostro capo stradino.
Tutti i giorni da Casatenovo, dove abita giunge fin qui, ma non è per questo che lascia Pescate, paese che credo gli rimarrà nel cuore.
Nella mia concezione di paese il signor Cateno rappresenta il mio più importante punto di riferimento sul territorio, non esiste giorno che non riceva almeno un mio messaggio su whatsapp, a qualunque ora perché poi mi dimentico che c’e’ un cartone da raccogliere, un cartello da sistemare, erbacce da togliere, fiori da bagnare, un writer sul muro da cancellare.
E lui lo stesso giorno o al massimo la mattina seguente impartisce le disposizioni a se o agli altri stradini, senza mai tirarsi indietro e senza mai mancare un colpo e i risultati credo siano sotto gli occhi di tutti.
Già all’inizio del mio secondo mandato da sindaco mi manifestò l’intenzione di cambiare lavoro, ma io lo convinsi a restare.
C’erano ancora degli equilibri da sistemare e da affinare e ritenevo fondamentale la sua presenza.
La ritengo fondamentale anche oggi, ma so anche che adesso c’e’ un percorso ben tracciato e consolidato.
Gli "stradini di Pescate" sono noti in tutta la provincia, e non solo per il celebre manifesto.
E chi verrà dopo di lui troverà un servizio che funziona a memoria.
Auguri signor Cateno per il suo nuovo lavoro dietro una scrivania.